Sono stata molto tempo in dubbio se scrivere questo post sulla valorizzazione dell’Immagine e Parità di genere.
Non penso di avere la verità assoluta in mano, ma vorrei raccontarvi qualcosa che vi spinga a fare delle riflessioni.
La maggior parte delle donne che si rivolge a me, è in età matura, oppure ha avuto dei figli da giovane e si ritrova alla soglia dei 45/50 anni con una grande voglia di riprendersi cura di sé.
La frase che mi sento dire più spesso è:
“Adesso che i figli sono grandi e non dipendono più da me, ho deciso che era ora di iniziare a pensare un po’ a me stessa”.
Faccio una premessa: io non sono mamma e chi mi segue tramite Newsletter, sa il perché.
Ma ho molte amiche che hanno figli e sono consapevole della difficoltà per noi donne di conciliare tutto: il lavoro, la famiglia, la casa, i lavori di cura delle familiari più anziani.
Il fatto che tutto questo fardello ricada quasi completamente sulle spalle delle donne è una delle tematiche portanti della lotta per la parità di genere.
Lo abbiamo visto anche durante la recente Pandemia: l’occupazione femminile è scesa ai minimi storici perché molte donne hanno dovuto lasciare il lavoro per occuparsi dei figli a casa in DAD e per gestire i familiari più anziani.
Nel 2022 questo è inaccettabile.
E’ inaccettabile perché questa situazione ha già portato e porterà ancora, numerose donne, a fare più sacrifici a discapito della propria realizzazione personale e professionale e della propria felicità.

Inoltre, solo a noi donne, viene richiesto di essere sempre “performanti” a livello estetico e veniamo sempre giudicate se non rispettiamo gli “standard” che la società impone.
Ne avevo parlato recentemente anche in questa Newsletter, dove facevo delle riflessioni sulla Body positivity.
Tutta questa situazione, a mio parere, crea una sensazione di inadeguatezza che perseguita tutte le donne che hanno un lavoro e una famiglia da gestire e che non hanno aiuto dal partner.
La mancanza di tempo per prendersi cura di sé stesse va ad influire sull’efficacia della propria immagine, che verrà sempre messa in secondo piano.
Questa situazione andrà ad influire pesantemente sulla propria Autostima, facendo peggiorare il nostro modo di “sentirci donne”.
E’ risaputo che, al contrario degli uomini, siamo sempre più portate a non candidarci per ruoli di responsabilità perché pensiamo di non essere all’altezza (la causa è la mancanza di Autostima).
I nostri sogni e i nostri desideri sono sempre all’ultimo posto della lista e questo comporta, arrivare ad un certo punto della propria vita e non riconoscersi più guardandosi allo specchio.
La soluzione è quella di sensibilizzare la società intera su queste tematiche, parlandone con chi è vicino a noi, ragionando sul fatto che non deve essere automatico scaricare tutto il peso della famiglia e dei figli solo sulla donna.
Se vi interessa approfondire queste tematiche vi consiglio il libro “Manuale per ragazze rivoluzionarie” oppure “Parità in pillole“, di Irene Facheris.
Se vi state domandando perché una Consulente di Immagine si occupa di questi argomenti, è che, in realtà, c’è una grandissima connessione sul modo di svolgere il mio lavoro e la situazione in cui si trova la donna oggi.
Vorrei che ogni donna possa sentirsi bene e felice dentro i suoi panni e che prendersi cura di sé, possa essere un diritto e non un privilegio, come spesso mi capita di sentire.
Perché quando una donna è completamente sé stessa e cosciente delle proprie opportunità e capacità, allora può smuovere le montagne e cambiare il mondo.
Io ci credo, e tu?
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