In questi anni di lavoro come Consulente di immagine, in cui mi sono occupata della comunicazione dell’immagine professionale delle mie clienti, mi sono accorta che esistono esigenze diverse e che c’è difficoltà nel modo di vestirsi nel passare da dipendente a libera professionista.
Per chi è dipendente, le difficoltà maggiori nello scegliere l’abbigliamento adeguato, si riscontrano quando si cambia ruolo o società, oltre al fatto di cadere nello stereotipo della formalità, per cui si adottano look estremamente classici, formali e privi di personalità e femminilità.
La libera professionista, invece, tende a trovare difficile cambiare la propria immagine in base alle molteplici situazioni che può vivere dal punto di vista professionale: il rapporto con i clienti, partecipare ad un meeting ecc.
Pertanto si presenta puntualmente una mancanza di equilibrio tra formalità un abbigliamento maggiormente informale.
Nello specifico, quando si passa da dipendente a libera professionista, si perdono i riferimenti e ci si trova, quindi, a vivere situazioni differenti, che mandano in tilt la gestione dell’immagine e dell’abbigliamento nel contesto lavorativo.
Nella mia carriera ho avuto due clienti, la cui storia mi è rimasta impressa e che ho contribuito a rendere più consapevoli della potenza della propria immagine.
L’immagine professionale della donna che ha un lavoro dipendente
La prima è Anna, che ha ricoperto per tanti anni il ruolo di Responsabile dell’ufficio commerciale accessori, per una grande azienda del settore moda.
Fino a quel momento Anna, non aveva mai avuto difficoltà nel vestirsi al lavoro, osava con i colori e, occupandosi di accessori, si era sempre divertita ad utilizzarli per movimentare i suoi look quotidiani.
Il fatto di provenire dal settore moda è stato di grande intralcio nel momento in cui Anna ha deciso di cambiare e andare a lavorare in un’azienda del settore ceramico.
Fin dalle prime settimane, ha subito il pregiudizio di essere etichettata come frivola e superficiale, proprio a causa dell’ambiente dal quale proveniva e dal suo modo di vestirsi.
E’ a quel punto che ha deciso di rivolgersi a me, perché ha capito che aveva bisogno di acquisire maggiore credibilità nei confronti dei colleghi e dei clienti, senza però snaturare sé stessa.
Abbiamo scelto con cura i capi più iconici del suo Guardaroba, che lei sentiva come identitari, cercando di mixarli con capi più seri e professionali, giocando molto con la forma degli accessori, le fantasie e scegliendo con cura i colori che trasmettessero l’autorevolezza e professionalità che sapeva di meritare.
E’ possibile comunicare autorevolezza nel contesto professionale, senza necessariamente snaturare sè stesse.
Te lo dimostro anche in questo video del mio canale Youtube, che fa parte della mia Rubrica Storia di un Outfit.
L’immagine professionale di una libera professionista
La seconda storia è quella di Carla, una consulente HACCP che ho accompagnato nel suo processo di valorizzazione dell’immagine.
Carla era profondamente scontenta del suo Guardaroba, composto in buona parte di capi che non sentiva suoi, perché frutto di acquisti fatti sulla base di consigli di persone che lei reputava autorevoli in ambito abbigliamento (amiche, altre professioniste ecc.).
Carla aveva anche un’altra difficoltà: il suo è un lavoro molto vario, che spazia dalla consulenza con i clienti, agli incontri con le autorità, a momenti di formazione che si svolgevano durante convegni e addirittura all’interno delle scuole.
Si è quindi resa conto di avere molte “occasioni d’uso” e aveva bisogno di essere accompagnata per capire in base a quello che voleva comunicare di sé, che abbigliamento adottare nelle varie sfaccettature della sua professione.
Dopo averla accompagnata nella scoperta di tutti gli elementi che potevano contribuire alla comunicazione più adeguata per i suoi obiettivi, ho creato per lei dei look di esempio per ogni suo ambito professionale, chiarendone i punti chiave, così da poterli facilmente replicare anche con capi e accessori differenti.
Passare da dipendente a libera professionista
Nel passare da dipendente a libera professionista, crollano un po’ tutte le certezze e questo per vari motivi:
- si passa dalla comunicazione di un unico messaggio allo scegliere di comunicare cose diverse nei vari contesti che la libera professione richiede;
- si passa dal lavorare in un ufficio dove ogni giorno si incontrano molte persone a lavorare molto spesso da casa e in solitudine, pertanto, si innesca il falso mito del “posso lavorare anche in tuta”, che rischia, però, di farci perdere autorevolezza ed efficacia della comunicazione dei valori professionali.
Diventa quindi fondamentale, in questa fase così delicata, fare un percorso di accompagnamento con una consulente di Immagine, al fine di non perdere la bussola e di poter raggiungere l’obiettivo di vedere rafforzata, tramite l’aspetto esteriore, anche la propria professionalità.
Impara subito come scegliere in maniera intenzionale tutti gli elementi di stile che trasmettano in maniera efficace i tuoi valori e il tuo Personal Brand, così da attirare solo i clienti che muoiono dalla voglia di lavorare con te.⠀⠀⠀⠀
Fammi sapere quali sono le tue difficoltà nel contesto professionale nei commenti!
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