Se volessimo dare una serie di parole chiave, per definire il significato di Power Dressing, potremmo sicuramente elencare: successo, eccesso, efficienza e ricerca della bellezza e della forma fisica.
Sentiamo parlare per la prima volta di Power Dressing negli anni ‘80, periodo in cui lo spirito imprenditoriale votato al successo, si traduce in look da uomini e donne in carriera, che vanno a sottolineare come la volontà di lavorare sodo e avere una carriera di successo possa permettere poi di godersi la vita.
Vi suona familiare?
Il guardaroba femminile quotidiano di quegli anni è ispirato alla donna in carriera (come il titolo del celebre film “Working girl” del 1988 con Melanie Griffith e Harrison Ford) e al potere professionale delle donne, in pratica, quello che noi oggi chiamiamo Empowerment femminile.
In quegli anni, la donna prende coscienza che attraverso l’abbigliamento d’ufficio deve sottolineare autorevolezza, serietà e prestigio con tanto di utilizzo di tessuti destinati originariamente ad abiti maschili, ma senza dimenticare femminilità e seduzione.
Le scarpe di quegli anni sono super femminili con tacchi alti e sottili da abbinare a borse e tailleur secondo legami di tinte e temi che non possono essere messi in discussione (in quegli anni era impensabile abbinare scarpa e borsa spaiate).
La silhouette è a V, grandi spalle e vita stretta e la cintura serve a evidenziare maggiormente il punto vita.

Tutto questo stava a simboleggiare il “possesso” di spalle larghe per poter competere con gli uomini in ambito professionale.
Perché vi sto parlando proprio di questo?
Perché il Power Dressing è tornato!
Se diamo uno sguardo alle recenti sfilate, ci rendiamo conto di come siano tornate in auge le spalline importanti e le giacche squadrate.
Cosa sta a significare questo nel mondo contemporaneo?
Io penso che noi donne stiamo tornando alla carica sul rispetto di quella che è la percezione del mondo femminile nei contesti professionali.
Ma questa volta non vogliamo essere donne che competono con gli uomini, ma donne che portano la dimensione femminile nella professione, che non vogliono più snaturarsi, ma essere accettate nella loro diversità di approccio e anche per le loro debolezze.
Sto lavorando proprio in questi giorni con una cliente che sta trovando difficoltà a rispettare quel canone di stile e di perfezione che ha adottato per anni, perché nel suo contesto lavorativo, è richiesto un certo standard di immagine.
Il risultato di questa scelta è che a lungo andare ci si sente sopraffatte, stanche ed esauste.
Quale può essere la soluzione?
La svolta può essere andare a identificare elementi come accessori o colori che possono trasmettere in maniera efficace chi siamo ed inserirli in modo strategico all’interno del look, lasciando anche un po’ di spazio alla leggerezza e alla libertà di esprimersi.

Vi sembra un’utopia?
E’ assolutamente possibile se solo si conoscono tutti i codici di comunicazione dell’immagine e si padroneggiano a proprio vantaggio.
Parleremo di questi argomenti nel Webinar gratuito “Come attirare clienti con il potere della tua immagine” che si terrà il 05 Giugno 2023 sulla mia piattaforma Zoom.
Partecipi anche tu?
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